Scrivo che tu sei bella, Scrivo che tutto è accolto Sul grazioso volto De’ vezzi il roseo stuol. Scrivo che i tuoi dolci occhi Vibran soave foco, Scrivo… ma questo è poco Per sì gentil beltà. Chi mai potria le grazie Spiegar di quei colori, Ove si stan gli amori Come sul loro altar? Dir […]

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E te, leggiadra Venere, Te canteremo ancora, O Dea, più fresca e rosea Della serena Aurora. Te, cui le Grazie morbide Sieguon coi biondi Amori, Te, che tra Giuno e Pallade Avesti i primi onori. Ma non avrai di giubilo Canti, vezzosa Dea; Suoni giocosi ed ilari La cetra un dì spargea; Or già non […]

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Forse perché della fatal quIete tu sei l’immago, a me si cara vieni, o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all’universo meni, sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co’ miei […]

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Gentile Nelae, tu al collo candido Lascia che scendano le chiome d’auro, E alle mie tempie adatta Sacro ad Apollo un lauro. Al suon armonico di nostre cetere Vengon sui Zefiri le Grazie tenere, Che per udir tua voce Abbandonano Venere. Esci dal semplice tetto pacifico, Dell’igneo Cinzio s’ascose il raggio; E all’umid’ombra siedi Meco […]

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Grazie, arridetemi, riso soltanto Per noi serpeggi su la mia cetera, Chè il soavissimo Piacer io canto. Coll’estro facile carme gentile Io vo tessendo, carme ch’è simile A un fior ingenuo del gaio aprile. Ma il fior ingenuo olezza e more; Anche il mio canto sen muoia subito, Purché per l’aere dispieghi odore. Già posa […]

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O tu, cui dolce imperio Su i cor natura diede, Bionda beltà, cui servono Tenero Amore e Fede, De’ versi miei spontanei Accetta ingenuo dono, Se a te i miei versi piacciono Anch’io poeta or sono. D’un tuo sorriso roseo Irraggia i canti miei, Che i tuoi sorrisi beano Fin su l’Olimpo i Dei. Tu […]

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Vinsero gli anni: tu sperasti indarno Gloria fiammante pel guerriero brando: Vedila, langue di tuo nome in bando. E il volto ha scarno. Odio chi ammira di Filippo il germe Ch’ha morte al fianco devastando l’orbe, Fossa di polve col possente assorbe. Seco l’inerme. Tu cogli, amico, dal giardino umìle Frutta, ristoro d’indigente brama; Di […]

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Tu che pietosi gemiti Spargesti ognor cantando, Che per garzone indocile Di te vivesti in bando; Tu che fra meste tenebre ore di duol passavi Allor che il sonno, o il giovane Ahi lassa! invan chiamavi, Tenera Saffo! un flebile Poeta a te sen viene A raccontarti il misero Le sue amorose pene. Te su […]

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